Aceto: condimento dalle antiche origini e conservante naturale
L’aceto è un liquido acido che viene ottenuto per fermentazione ad opera di batteri del genere Acetobacter, che, in presenza di aria e acqua, ossidano l'etanolo contenuto nel vino trasformandolo in acido acetico. Le sue remotissime origini fanno si che i suoi usi siano stati diversi nei secoli fino ad oggi. Utilizzato: come rimedio medico/disinfettante per le sue proprietà antimicrobiche, nel medioevo lo ritroviamo impiegato come disinfettante durante epidemie di colera e peste, nel 1800 alla base di molti farmaci, come conservante e disinfettante per l’acqua da bere; in cucina in diverse ricette e bevande, tra i legionari roman era molto in voga il “moretum” fatto con erbe, formaggio fresco, sale, olio d'oliva ed aceto, o l’acetaria ovvero insalata di verdure condite con aceto, o impregnandovi il pane per pulirsi la bocca tra un pasto e l’altro; diluito in acqua, come bevanda dissetante e disinfettante; in chimica, come solvente, nel medioevo, a disposizione per la realizzazione di processi chimici, utilizzato in molte ricette tecniche come per esempio per l'amalgama dei composti o per l'estrazione dei colori per le pitture e le miniature, l'aceto di vino diluito in acqua, odiernamente, in alternativa dello specifico e più costoso acido acetico, si usa per il passaggio di arresto nei processi chimici fotografici.
La sua versatilità legata alle sue proprietà organolettiche e antimicrobiche ha fatto si che potesse giungere fino a noi attraversando la storia e conservando un ruolo importante nel nostro impiego quotidiano.
Non potevamo, quindi, trascurare la sua caratteristica qualità di conservante alimentare naturale e per questo lo abbiamo scelto per la lavorazione e la conservazione dei nostri prodotti.
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